Confesso: sono intelligente. Ma del tutto asintomatico. E’ l’unico modo per spiegare come mai certe cose non le capisco. Prendiamo il coprifuoco confermato alle 22:00 dal Governo: i miei 2 neuroni pensano che il rischio di contagio non stia nell’orario, ma nel comportamento delle persone. Nella mia testa, se esco a mezzogiorno senza mascherina, e bacio in bocca il mio astante, il virus si trasmette. Se esco a mezzanotte con la mascherina, e tengo la distanza, il virus lo frego. Ma a quanto pare non è così, almeno secondo il CTS. E siccome loro sono intelligenti fortemente sintomatici, mi arrendo. Di palo in frasca (sono asintomatico, perdonerete l’incontinente incoerenza): prendiamo Grillo & Son. Il capopopolo urla alla congiura di Catilina, e definisce (pubblicamente sul web e sui giornali di tutta Italia) il figlio un coglione (pedagogicamente parlando, mi pare una fesseria, ma, appunto, sono e resto asintomatico). Sbandiera la di lui innocenza e invoca un filmato. Come se il processo fosse già stato fatto, e il ragazzo assolto. Sull’altro versante, c’è chi dice invece che la vittima deve essere rispettata. “Vittima” significa che anche qui il processo si è già celebrato, ed è stato accertato che la violenza v’è stata; difficile immaginare una “vittima” di un “non reato”, e qui non c’entra l’intelligenza asintomatica, ma la grammatica. I miei stessi due neuroni di cui sopra (ché 2 sono, e 2 rimangono), anche qui non capiscono. Se c’è in corso un processo, non si dovrebbe attenderne l’esito fino a sentenza definitiva, prima di commentare? No. Ho capito (e per questo, forse, ho purtroppo una speranza di guarire) che questo accade solo nel mondo degli intelligenti asintomatici. In quello degli intelligenti veri, queste cose sono all’ordine del giorno. Del resto, è per la prevalenza di intelligenti sintomatici che il Mondo sta andando su e giù per la Novedratese.
