L’Eicma dei record. Andrea Dell’Orto, presidente dell’Esposizione internazionale del ciclo, motociclo, accessori quando parla della 77esima edizione non nasconde la propria soddisfazione per avere migliorato i record del del passato. «È stata una edizione storica oltre che dei record premette -. Non solo penso ai 1.887 brand presenti con un balzo di quasi il 50% sull’anno precedente ma al pubblico che ha sfiorato le 800mila persone. Non siamo mai arrivati a così tanti visitatori».
Numeri molto importanti ma che formula ha seguito per arrivare a questi risultati, cosa l’ha ispirato?
Abbiamo cercato di tracciare un sentiero diverso dal passato e vogliamo che Eicma sia un salone conosciuto da tutti per la passione e le nuove tendenze che traccia. E continueremo a migliorare su questa strada, facendo emergere come la mobilità su due ruote possa essere una grande opportunità per le smart city e le città del futuro. In più facendo pressioni affinché le strade, le vie cittadine e le altre infrastrutture viarie migliorino anche grazie a una maggiore e tempestiva manutenzione e alla prevenzione.
A dire smart city viene immediatamente in mente la mobilità elettrica. A che punto siamo?
Quest’anno ogni casa presentava almeno un modello di e-moto e di ebike che stanno avendo una grande espansione anche grazie al modello della condivisione. Per lo scooter sharing nel 65-70% dei casi coinvolge mezzi elettrici.
A Milano abbiamo inoltre visto eventi “fuori salone” e a misura dei più giovani.
Il nostro obiettivo è continuare con questa strategia e fare si che Eicma viva nella città e in regione, diventando sempre più coinvolgente, anche in partnership con il Sole 24, la Regione Lombardia e il Comune di Milano. In partnership con la Regione Lombardia abbiamo dato vita a Eicma for Kids e continueremo a fare attività per i più giovani facendo leva soprattutto sulla prevenzione e la sicurezza stradale.
Le case costruttrici e i produttori di caschi e di abbigliamento tecnico sono impegnate in prima fila per rendere le due ruote più sicure. Oggi abbiamo anche capi “a norma di legge”, con protezioni certificate Ue ma manca l’obbligatorietà di indossarli. Si lascia al buon senso del centauro e al suo ricco budget la scelta.
Sulle moto l’elettronica ha fatto passi da gigante a partire dall’Abs e il controllo di trazione. I passeggeri possono scegliere capi con air bag e le protezioni ma hanno un costo e non è previsto nessuna defiscalizzazione o bonus che li renda accessibili. Con il precedente governo Lega-M5S c’era stata una apertura e ora con il nuovo esecutivo abbiamo ripreso i contatti con la commissione Trasporti, portando avanti il dialogo per cercare degli spazi che portino a un “bonus sicurezza” per i caschi e l’abbigliamento tecnico con protezioni omologate.
Guardando gli ultimi dati di mercato arrivano segnali rassicuranti.
Dal Salone arrivano messaggi nettamente positivi. Eicma è la manifestazione più importante al mondo e l’Italia è il primo mercato in Europa per immatricolazioni con poco più di 233mila tra moto e scooter vendute nei primi io mesi dell’anno. Non ci si deve dimenticare che a Eicma si raccontano storie di impresa fatte di competenza, passione e innovazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore – 23/11/2019